LE STORIE

Considerato l’elevato numero di e-mail, Noi del blog  abbiamo  deciso di pubblicare le storie che riteniamo meritevoli di attenzione, per il valore che esse contengono.

Lettera firmata, Bari Non basta esser primi fra i candidati idonei Nel giugno del ‘ 95 il ministero dell’ Interno bandisce un concorso per 984 posti di coadiutore, cui ho partecipato. Alla fine delle procedure concorsuali, durate 4 anni, e’ stata approvata la graduatoria di merito nella quale ero collocato alla 43 posizione. Ma essendoci una quota di posti riservata al personale gia’ in servizio risultavo il primo degli idonei. Nel marzo di quest’ anno vengono assunti i vincitori e di questi uno rinuncia, per cui mi aspettavo che si procedesse alla sostituzione e quindi alla mia nomina. Trascorso oltre un mese ho scritto al Ministero. Che ha risposto in modo vago, affermando fra l’ altro che e’ facolta’ discrezionale dell’ amministrazione procedere all’ eventuale sostituzione; omettendo, cosa grave, il nome del responsabile del procedimento amministrativo. Ho deciso di adire legalmente citando il Ministero. Alla prima udienza, il 28 giugno, il Ministero – che si e’ costituito attraverso l’ Avvocatura dello Stato – non era rappresentato. La cosa sconcertante, pero’ , era che nell’ atto di costituzione in giudizio si affermava che contestavo il procedimento e il risultato di un concorso bandito dall’ universita’ di Roma; che la graduatoria era stata approvata nel marzo ‘ 95 e quindi non avevo alcun diritto a ricorrere essendo trascorsi i 18 mesi di validita’ ; che il ricorso non poteva essere di competenza del giudice del Lavoro bensi’ del Tar. Ho chiesto delucidazioni al mio avvocato: in pratica era stato preso l’ atto di costituzione di un altro procedimento, sostituito il nome e presentato. Non voglio giudicare, pero’ non riesco a capacitarmi del fatto che in molti casi identici al mio si e’ proceduto in via del tutto pacifica alla sostituzione dei vincitori rinunciatari con gli idonei. Calogero B., Naro (Ag)